Procedure e indicazioni
Pubblichiamo in questa sezione circolari e documenti che danno indicazioni alle organizzazioni di volontariato di protezione civile sullo svolgimento del servizio.
La nota del Capo del Dipartimento n. del 27 febbraio 2024 disciplina le modalità di coinvolgimento del volontariato nelle attività di protezione civile (addestrative, esercitative, formative e congressuali), promosse dalle Regioni, Province Autonome e Organizzazioni nazionali.
Il documento definisce il flusso delle comunicazioni e le tempistiche dell'istruttoria, al fine di standardizzare le procedure di riconoscimento dei benefici previsti per i volontari di protezione civile
La nota del Capo del Dipartimento n. 10380 del 27 febbraio 2024 disciplina le modalità di coinvolgimento del volontariato nelle attività di protezione civile (addestrative, esercitative, formative e congressuali), promosse dalle Regioni, Province Autonome e Organizzazioni nazionali.
La disciplina mira a una definizione temporale adeguata alle esigenze di una istruttoria che si focalizza prevalentemente su tre aspetti: la quantificazione dei fabbisogni, la coerenza rispetto alle funzioni di protezione civile e l’armonizzazione dei diversi progetti. Si articola nei seguenti punti:
- Programmazione delle attività. Sono indicati tempi e modalità di comunicazione in considerazione del periodo in cui si programma di realizzare l’iniziativa per la quale l’organizzazione intende richiedere i benefici previsti dal Decreto Legislativo n. 1/2018, agli artt. 39-40. In particolare, lo scadenzario per la presentazione dei progetti/iniziative fissa al 30 settembre il termine per la presentazione delle attività in programma nel primo semestre dell’anno; mentre, per le attività in programma nel secondo semestre dell’anno, il termine è fissato al 30 marzo dello stesso anno.
- Istruttoria, approvazione o diniego a cura del Dipartimento della Protezione Civile. L’esito dell’istruttoria viene fornito via PEC fino a 60 giorni prima della data di inizio dell’attività.
- Termini di presentazione della richiesta di attivazione e documentazione da allegare. Deve pervenire al Dipartimento della Protezione Civile entro 45 giorni dall’avvio dell’attività.
- Trasmissione dell’elenco dei nominativi dei volontari impiegati ai fini del riconoscimento dell’art.39. Tale comunicazione va fatta al Dipartimento della Protezione Civile entro 15 giorni dalla data di chiusura delle attività.
- Modalità e tempistiche per la presentazione delle richieste di rimborso. Si rimanda a quanto stabilito dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 febbraio 2020 in materia di “Rimborsi spettanti ai datori di lavoro pubblici e privati dei volontari, ai volontari lavoratori autonomi/liberi professionisti e alle organizzazioni di volontariato per le attività di protezione civile autorizzate”.
Queste disposizioni sostituiscono quanto previsto nella nota DPC/VOL/46576 del 02/08/2011 sulla “Partecipazione delle organizzazioni di volontariato alle attività addestrative”.
Pubblichiamo il documento prodotto dalla Consulta Nazionale del Volontariato di Protezione Civile sugli standard di addestramento delle unità cinofile da ricerca, che le organizzazioni aderenti alla Consulta condividono e intendono adottare per definire i propri criteri di valutazione delle operatività.
Pubblichiamo il documento che la Consulta Nazionale del Volontariato di Protezione Civile ha approvato sugli stadard qualitativi dei volontari sommozzatori di protezione civile. Il documento contiene gli standard di formazione, di equipaggiamento e d’impiego, a supporto delle Autorità preposte, che le Associazioni Nazionali di Protezione Civile appartenenti alla Consulta Nazionale assumono per le proprie unità subacquee.
Documento standard qualitativi dei volontari sommozzatori di protezione civile
I settori operativi interessati dalle linee guida riguardano logistica, rischio idraulico, preparazione e somministrazione dei pasti
Definire indicazioni di massima in materia di dispositivi di protezione individuale, attività formative e addestrative e controllo sanitario per i volontari impegnati in compiti legati alla logistica, al rischio idraulico, alla preparazione e alla somministrazione dei pasti: è questo l’obiettivo delle linee guida. Questi documenti sono frutto di un lavoro condiviso - sui tre ambiti operativi - da parte di tre specifici gruppi di lavoro, costituiti su richiesta della Consulta Nazionale del volontariato.
I gruppi di lavoro tematici, formati da volontari individuati dalle Regioni, dalle Organizzazioni di rilievo nazionale e da funzionari esperti appartenenti ad alcune strutture regionali di protezione civile e al Dipartimento, hanno realizzato le linee guida con l’obiettivo di fornire utili suggerimenti finalizzati a perseguire, con azioni concrete, migliori livelli di sicurezza per gli operatori e per le persone a cui viene prestato soccorso. Nella stesura delle linee guida si è tenuto conto di quanto previsto nel documento sui Dispositivi di Protezione Individuale, redatto dal Tavolo Tecnico delle Regioni.
Le proposte elaborate nel 2019 dai tre tavoli hanno riscontrato il parere favorevole sia della Consulta Nazionale del Volontariato sia della Commissione Speciale Protezione Civile delle Regioni e delle Province Autonome e definiscono gli standard minimi per le attività formative, i protocolli sanitari e la dotazione dei Dispositivi di protezione individuale per i volontari che si trovano ad operare in uno dei settori presi in esame.
Le linee guida nei tre ambiti operativi – concepite quale strumento utile a guidare in modo corretto l’operatività - saranno oggetto di periodico aggiornamento.